Anime Ribbon no kishi
A cura di IL*BARONE
Titolo edizione italiana: La principessa Zaffiro
Regista: Tezuka Osamu, Mushi Production
Prima messa in onda in Giappone: aprile 1967 – aprile 1968 (Fuji Network)
Prima messa in onda in Italia: 1980 (reti locali)Codice Area: Area 2
Edizione italiana DVD: Mondo Home Entertainment (fuori catalogo)
Yamato Video 2 Memorial Box (fuori catalogo)
Edizione Francese DVD: Declic Images, 3 cofanetti
Episodi: 52
La Principessa Zaffiro, titolo italiano della serie “Ribbon no Kishi”, tratto dall’omonimo shojo manga del Sommo Tezuka, è l’antesignana delle eroine con la spada che, prima di Lady Oscar, della Stella della Senna e di Utena, vestono da uomo e combattono da sole per difendere se stesse e i propri cari dai nemici di turno. Il cartone animato si differenzia molto dalla versione cartacea, almeno nei primi episodi. Infatti il fumetto ha una storia lineare, con una situazione iniziale in cui vengono presentati personaggi e situazioni, una serie di colpi di scena che portano allo stravolgimento di questa situazione iniziale e un finale che serve a risolvere i problemi, a punire i nemici e a ricompensare gli eroi - come in un classico romanzo di cappa e spada o un romanzo d’appendice in cui agnizioni, scomparse e ritrovamenti si susseguono dalla prima all’ultima pagina. La versione animata, invece, si struttura in un primo, lungo gruppo di episodi che arriva fino al ventunesimo (e alcuni dopo il trentesimo) con storie autoconclusive che rivisitano numerose fiabe, romanzi per ragazzi e leggende sia occidentali che orientali: si passa da Cappuccetto Rosso a Biancaneve, da Il Principe e il Povero (episodio 12, “Il Principe e lo zingaro”), al Pifferaio Magico, alla storia di Urashima Taro.
In questo primo ciclo di avventure la Principessa Zaffiro appare come una bambina allegra, curiosa, combattiva e a volte un po’ monella. Il suo rapporto con il Principe Franco è più di amicizia che altro, sono due semplici compagni di giochi che si incontrano di tanto in tanto. Forse anche per il carattere ancora infantile, Franco in questo primo gruppo di episodi nella versione italiana è doppiato da una donna (Vicky Moranti).
A partire dall’episodio 22 (“Un nuovo Re”), la struttura e il tono della storia cambia: gli episodi cominciano a essere legati tra loro da un filo conduttore, la trama si fa più complessa e poco alla volta comincia ad avere più spessore anche il legame tra la Zaffiro e Franco, ora doppiato da un uomo (Saverio Garbarino).
Dopo la (finta) morte del Re e il segreto svelato, Zaffiro e sua madre vengono rinchiuse nella prigione della Torre da cui, però, la principessa riesce ben presto a scappare assumendo il ruolo di cavaliere mascherato pronto a difendere i più deboli. Nella versione italiana il nome del cavaliere viene cambiato ben tre volte passando da Cavaliere Fantasma (episodio 23), a Cavaliere Misterioso fino a diventare Cavaliere Mascherato. La vicenda della Regina Ghiacciolo (episodio 26) è la premessa a quella che, forse, è la parte più bella e intrigante della storia: l’Unione X. Questa sorta di massoneria complotterà in quasi tutti gli episodi restanti per il potere e il predominio su tutti i Regni, compreso quello del Principe Franco che verrà conquistato dopo una dura battaglia. A capo di questa setta segreta c’è un misterioso Signor X, nascosto in un’armatura e di cui nessuno vedrà mai il volto. Altri nemici di Zaffiro per quasi tutta la serie sono Satana e sua moglie, che vogliono il cuore della principessa per donarlo alla loro figlia, la dolce Zelda. Dopo numerose disavventure in cui il Re e la Regina moriranno, Zaffiro riesce a sconfiggere tutti i cattivi di turno. Grazie all’intercessione dell’angelo Choppy, suo grande amico fin dall’inizio della storia, Dio decide di rimandare sulla Terra i genitori della ragazza che può finalmente coronare il suo sogno d’amore con il Principe Franco e… Tutti vissero felici e contenti come nella più classica delle fiabe.
Alcune considerazioni sull’anime: si tratta di una produzione di più di 50 anni fa e le animazioni non sono fluide e precise come possono essere quelle di altri cartoni successivi, anche solo di pochi anni, come “Candy Candy” o “Lady Oscar”; inoltre in alcune scene gli sfondi sono praticamente inesistenti. Tuttavia lo stile e la cura dell’autore vengono ripresi in pieno donando alla serie quel suo fascino che la rende ancora oggi un buon prodotto, sicuramente migliore di altri dello stesso periodo. L’atmosfera si mantiene per tutti i 52 episodi molto “bambinesca”, soprattutto nella prima parte della storia. Partendo dal canovaccio iniziale del manga, la serie ha vita autonoma, a parte alcuni episodi come quello del segreto svelato in cui però la risoluzione è diversa. Se infatti nella versione cartacea il Re muore davvero durante una giostra e questo dà il via a una serie di rocambolesche avventure, nell’anime lo si crede morto ma nell’episodio 25 (“Il fantasma del Re”) torna vivo e vegeto al suo posto, riportando la normalità nella vita della figlia.
Il Principe Bianco e Principe Nero che compaiono nell’episodio episodio 13, “Il castello delle Rose”, sono tra i personaggi del seguito del manga, “Futago no Kishi” (“Les enfants de Saphir”, pubblicato in Francia e inedito da noi) in cui incontriamo anche il gruppo di gitani, con tanto di vecchia maga che legge le carte, che saranno protagonisti dell’episodio 12 del cartone animato.
La serie ha avuto buon doppiaggio anche se, come era abitudine di quegli anni (ma non solo), poteva capitare di utilizzare un doppiatore per più personaggi, anche nello stesso episodio.
Nella versione italiana la stessa Zaffiro, come è successo per Franco, ha avuto due voci nel corso della vicenda: la prima è quella di Paola Del Bosco (voce di Charlotte nella prima edizione dell'omonimo cartone animato) mentre la seconda è Laura Boccanera, famosa in quegli anni per aver doppiato moltissime protagoniste di anime giapponesi (Candy, Mimì, Lulù, Maria Antonietta in Lady Oscar, Aiko in Hello, Spank!...).
La storia di Venere gelosa della bellezza di Zaffiro (episodio 39, “La bellezza rubata”), è uno dei pochi ripreso dal manga originale, anche se nella versione cartacea la Dea se la prendeva con Franco.
Nella sigla italiana, cantata da fantomatici Cavalieri di Silverland, i nomi dei protagonisti vengono mantenuti originali (Saphir, Franz, Cink), mentre nel doppiaggio vengono italianizzati (Zaffiro, Franco) o cambiati (Choppy).
Diversi anni fa la serie è uscita in nove DVD per la Mondo Home Entertainment che però al momento non ne detiene più i diritti, quindi quei DVD sono ormai rari e introvabili. Anche la successiva edizione Yamato Video, raccolta in due memorial box, è fuori catalogo.