Atom

A cura di Livio

Titolo originale: Tetsuwan Atom (Atom dal braccio di ferro)

Edizione italiana integrale: inedito

Edizione italiana parziale: Astroboy, Comic Art, 2003, 3 volumi (esaurito)
Astroboy, Planet Manga, 2009, 5 volumi (esaurito)

Edizione americana: Astroboy, Dark Horse, 2002 - completa.
23 volumi, 9.95$, 216 pp. c.ca

Edizione originale: 1951, Koubunsha, 23 volumi.


Questo manga è stato pubblicato in molti Paesi ma è bene fare una piccola precisazione: le due edizioni italiane consistono in una selezione di storie e sono oramai esaurite. L'edizione americana targata Dark Horse consta di 23 volumi ed è basata sull'edizione Akita Shoten (su questa stessa edizione si basa quella spagnola), quindi è completa. L'edizione francese è composta da 5 volumi ed è quindi una selezione delle storie più famose. L'edizione tedesca è composta da 21 volumi.
Esiste inoltre una versione del manga in 3 volumi del 2003 non disegnata da Tezuka, basata sull'anime, e pubblicata in Italia da Panini Planet Manga e in Francia da Panini. I diritti di questa nuova serie risultano già scaduti rendendola di difficile reperibilità.
Astroboy vanta inoltre traduzione e pubblicazione in portoghese e danese.
Questo dossier si baserà principalmente sull'edizione americana paragonandola, laddove possibile, a quella francese.

LA STORIA

Astroboy viene creato il 7 Aprile 2003 dal geniale Dottor Tenma del Ministero delle Scienze. Il Dottor Tenma ha appena perso suo figlio Tobio in un terribile incidente e, incapace di controllare il proprio dolore, si costruisce un figlio surrogato robotico per sopperire alla sua grande perdita. Ben presto, però, Tenma si rende conto che il nuovo Tobio non è in grado di prendere il posto del suo defunto figlio: i robot non crescono e, per quanto umani, non sono comunque persone. Tenma decide quindi di rivendere il robot a un mercante (Ham Egg, uno dei cattivi più noti dello star system tezukiano) che, a sua volta, lo rivenderà a un circo.

Intanto la salute mentale del Dottor Tenma diventa sempre più instabile e l'uomo abbandona il Ministero delle Scienze e la vita sociale restando nell'ombra a osservare l'evolversi della situazione. Qualche tempo dopo il Dottor Ochanomizu, successore di Tenma al Ministero, finisce col trovare il robottino e lo porta via con sé. Il robot non è un mucchio di ferraglia qualunque, ha ben sei poteri speciali che possono tornare assai utili all'umanità tutta. Ochanomizu costruirà una vita attorno ad Atom (è questo il nome che gli dà): una casa, una famiglia (composta da mamma, papà, sorellina Uran e fratellino Cobalt... e un cane) e lo manderà a scuola (dove Atom ha tanti amici ma anche qualche nemico). Inizia così un processo speculare e inverso rispetto al Pinocchio nostrano, Atom comincia a lottare per l'integrazione dei robot nel tessuto della società, battendosi per i loro diritti e cercando di creare un ponte tra due fazioni opposte: quelli che vorrebbero i robot come macchine schiave e quelli che li vedono come amici.

Il suo comportamento sempre retto e coraggioso lo porta ad assumere un ruolo di paladino della giustizia non senza debolezze (gli capita spesso di finire il carburante o di non comprendere le cose perché il suo essere robot lo limita spesso a livello emotivo).
Astroboy inizia la sua pubblicazione nel 1951, l'edizione Akita Shoten ripresa da Dark Horse parte con il primo episodio ridisegnato da Tezuka nel 1975 (l'episodio originale è tuttavia incluso nel quindicesimo volume). La storia è inizialmente episodica e poi prende il via con delle vere e proprie saghe. Non sempre Atom esce vincitore dalle sue avventure, spesso la vita gli impartisce dure lezioni per insegnargli quali siano i suoi limiti. Tezuka non risparmia colpi di scena e dolori al piccolo Atom, inclusa la perdita di "persone" care.
Tetsuwan Atom deve il suo nome internazionale Astroboy alla NBC che fu costretta ad adattare tutti i nomi per la serie animata che fu trasmessa in America negli anni '60.

Volume 1&2
424 pp., ISBN 978-1595821539, $14.95.

Ristampata in volume doppio per rilanciare la serie (e anche perché il volume 2 era introvabile), l'edizione doppia 1 e 2 di Astroboy contiene: una bellissima introduzione del suo traduttore, il sig. Frederick L. Schodt, l'episodio del 1975 della nascita di Atom con introduzione dello stesso Tezuka e famose storie degli anni '60 (La brigata dei cani cyborg, Piante viventi, Il primo presidente robot, Il terzo mago e Pianeta bianco).

E' un volume bello corposo e compatto, e io amo il formato corposo, dovrebbero pubblicare così tutti i manga... Lo apri e scopri che la traduzione è affidata a - nientepopòdimeno che - Frederik Schodt!!! Caspita!!! Poi, caso forse più unico che raro nel campo dell'editoria americana, scopri che i testi nei balloon hanno una punteggiatura e rispettano la sillabazione quando vanno a capo!

L'adattamento grafico esiste, non è bellissimo ma esiste! L'unico appunto che potrei fare è al formato: non è quello extra-size delle edizioni a stellestrisce, ma più piccino, anche la carta non è qualitativamente superba.

Il che è un peccato, perchè Astroboy appartiene alla fase "prima" di Tezuka, quella fase meravigliosa e incantevole delle millemila microvignette in ogni tavola, tipo Kimba o Tonkaradani, ed è un vero peccato vedere le vignettine soffocare in quel formato così ristretto.

Passando al fumetto... Le avventure in cartaceo di Atom sono da togliere il fiato! La bellezza dei disegni è inenarrabile, davvero! Ma Tezuka lascia a occhi spalancati per il senso cinematico delle vignette, le inquadrature e la regia! Oltre al suo character design che per Astroboy punta al kawaii/grazioso - come succcede anche per Unico o Melmo - senza dimenticare i suoi punti di forza ormai consolidati: l'importanza degli sfondi, curatissimi e bellissimi, l'eleganza del tratto, la regia dinamica e la potenza grafica.
Non mi sarei mai aspettato delle storie così coinvolgenti, divertenti, appassionanti.
Ah, l'edizione americana è tutto sommato proprio bella! Per una volta anche loro ce la possono fare.

Dico, sarà pure piccolino il formato, avrà anche la carta così e così, però... ti fanno tradurre il manga da Schodt, apri e trovi: prefazione del traduttore (interessantissima!) in 3 pagine, dove spiega cosa stai per leggere, l'importanza che ha culturalmente per l'America tutta e le sue scelte nella traduzione, poi parte il fumetto, poi si chiude con la bio sull'autore... Io ho pensato che se tutti i manga di valore fossero pubblicati così, il confine tra fumetto e letteratura sarebbe proprio ridotto al minimo. 
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