don dracula

 A cura di Deda

Titolo originale: Don Dracula

Edizione italiana: Don Dracula, Ronin manga - completa
3 volumi editi nel 2012, 5.90 euro; 186 pp.

Edizione originale: 1979, Akita Shoten, 3 volumi.






Un divertentissimo e fin troppo breve manga comico di Osamushi. La storia va carpita dagli indizi, quindi diciamo che molte cose vengono dette per induzione e non per deduzione... (esempio: piove, il selciato sarà bagnato - deduzione. Il selciato é bagnato, quindi ha piovuto - induzione). Don Dracula vive a Tokyo con sua figlia Chocolat... (come l'eroina di Moyoco Anno, fosse la sua nonnina?) e il fedele servitore Igor; non manca certo Van Helsing, che però si chiama Hellsing e basta, e pare soffrire tremendamente di emorroidi! Ricevono visite da tanti personaggi strani tra i quali anche Dorian Gray e Carmilla la vampira.

Il manga racconta le storie tra horror e commedia (credo sia anche semi imparentato con Carletto principe dei mostri) di questo riluttante (e libertino) conte Dracula, che ogni tanto si riduce in cenere e deve essere resuscitato (da Chocolat o da Igor), di sua figlia innamorata del presidente del club di science fiction e che frequenta, ovviamente, una scuola serale... e in generale di come Dracula e famiglia vengano a contatto con Hellsing, con le creature della palude (in maniera disastrosamente comica) e addirittura con un club di amici dei vampiri, ficcandosi sempre nei guai.

Un manga composto da episodi autoconclusivi, quasi sempre leggeri e divertenti, ma mai superficiali. Le tematiche care a Tezuka sono sempre presenti (come il rispetto per gli animali e la natura), inoltre vi é un episodio particolare, una sorta di saga seria all'interno dell'opera buffa, che ha a che fare con il desiderio di Chocolat di avere una mamma e la vera storia tra Don Dracula, sua moglie Carmilla, e come mai il vampiro si ritrovi a essere un genitore single. Un manga per ragazzi, tuttavia, estremamente comico, ben narrato, scoppiettante, pieno di gag e di citazioni carine. Mostra una sfaccettatura nuova di Osamushi che ce lo rende ancora più gradito.

L'opera si conclude forzatamente al secondo volume e anch'esso, come Vampiri, é stato interrotto prima che Tezuka dicesse tutto quello che avrebbe voluto dire.... Nell'edizione francese questo rammarico é espresso nella postfazione di Osamushi nel volume finale. E' un peccato che si tratti di una serie tanto breve!

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