Lost World

A cura di Spaced Jazz
 


Titolo Originale: Lost World

Edizione italiana: inedito.

Edizione francese: Lost World, Taifu Comics -completa
volume unico, 2007, 7.95 euro; 244 pp.

Edizione originale: 1948, Fuji Shobo, 2 volumi.

 


"Lost World", al pari di "Metropolis", è un altro dei primissimi fumetti fanta-avventurosi, lunghi e articolati creati da Osamushi. La versione originale fu pubblicata a Osaka da un Tezuka ancora studente; tuttavia la versione definitiva fu riscritta alcuni anni dopo, nel 1948, sia per la perdita dei disegni, sia per adeguarsi al pubblico più giovanile del nuovo editore Fuji Shobo. A causa di ciò il protagonista, il giovane dottor Shikishima, fu ulteriormente "ringiovanito" a ragazzo-prodigio, mentre il legame finale marito-moglie dello stesso scienziato e di Ayame fu edulcorato in un più innocuo fratello-sorella (ma solo a parole, perché ci sono ovvie incongruenze nella storia che portano il lettore meno ingenuo a capire bene la realtà!).

La trama segue i classici schemi della fantascienza d'epoca, con l'aggiunta di un tocco di mistery. La Terra ha un pianeta gemello, il fantomatico Mamango! Questo corpo celeste, staccatosi milioni di anni fa dal nostro pianeta, percorre un'orbita simile a quella di una cometa, che lo porterà tra breve a riavvicinarsi alla Terra dopo un lunghissimo lasso temporale. Ma "qualcosa" da Mamango è già giunto a noi: sette piccoli meteoriti, delle pietre che contengono in loro una formidabile energia, non per nulla vengono studiate dal dottor Ken'ichi Shikishima e dal suo avanzatissimo laboratorio -- dove, fra parentesi, vengono anche sviluppati improbabili animali (e piante!) dall'intelligenza e dalle fattezze umane.

Ovviamente, secondo i canoni del caso, c'è una misteriosa quanto spietata organizzazione segreta che vuole impadronirsi del potere delle pietre... I suoi scagnozzi non lesinano sforzi nel mettere i bastoni fra le ruote al dottor Shikishima, per fortuna supportato dal detective baffone Ban Shunsaku e dalla lepre senziente Mimio (Mii-chan).

Messa apparentemente a mal partito tale organizzazione malefica, una nuova impresa si staglia d'innanzi ai nostri eroi: raggiungere il pianeta Mamango grazie a un razzo alimentato dalle formidabili pietre energetiche. Per Mamango parte dunque una variopinta spedizione (c'è pure il giornalista Acetylene Lamp, le due ragazze... erbacee Ayame e Momiji, oltre a qualche clandestino), ma si rivelerà un luogo allo stato preistorico, un "mondo perduto" con tanto di dinosauri e fauna primordiale. I guai non sono certo finiti!

"Lost World" è un fumetto classico, ancora oggi divertente e godibile, strutturalmente già discretamente moderno; presenta un giovane Osamushi in bilico fra le sue intuizioni innovative del manga come mezzo espressivo e un citazionismo della fantascienza avventurosa, della commedia slapstick e del fumetto occidentale (non a caso c'è uno scienziato con le fattezze di Braccio di Ferro, mentre sul finire una splash-page presenta personaggi che vanno da Paperino a Betty Boop). Una nota a parte per il sorprendente finale, drammatico ma con una sua dose di speranza (Shikishima e Ayame genereranno i futuri abitanti di Mamango), che lascia intravedere già il Tezuka dei tempi maturi.

Originariamente in due tomi separati (la Terra e l'Universo), Lost World viene attualmente presentato in volume unico da 244 pagine. L'ottima edizione francese, di Taifu Comics, riprende stilisticamente il precedente Metropolis, con tanto di postfazione di Tezuka e sovracoperta in quadricromia più pantone oro.
Tutte le immagini sono di proprietà di Tezuka Production © Tezuka Production