Midnight

A cura di Deda

Titolo originale: Midnight

Edizione italiana: inedito.

Edizione francese: Midnight, Asuka, 2007, 4 volumi, 7.95 euro; 316 pp. -completa.

Edizione originale: 1986, Akita Shoten, 6 volumi.
 



Midnight era originariamente una serie in 6 volumi alla quale il maestro Tezuka aveva lavorato per circa dieci anni. La casa editrice francese Asuka presenta, invece, la versione bunko in 4 volumi, identica a quella del Best of.

La trama è semplicissima: il protagonista, Midnight, è un tassista che lavora di notte incontrando le persone più disparate e incappando nelle avventure più incredibili. Si trova spesso, suo malgrado, ad aiutare il prossimo con la sua super automobile tentando di racimolare più soldi possibile per poter salvare la vita della sua fidanzatina - in coma irreversibile da diversi anni a causa di un incidente stradale da lui causato.

Il vero nome del protagonista, Shinya Mito, contiene i kanji di Mi (metà) e Shinya (notte) da qui il nome di Midnight.
La struttura del fumetto è, quindi, di tipo episodico con alcuni eventi concatenati o eventi e personaggi che ritornano, continue reincorporazioni e call back. Tra questi personaggi, quasi facenti parte di un cast fisso, c'è anche il Dottor Black Jack - cronologicamente parlando sono proprio questi gli ultimi episodi dedicati da Tezuka al medico dalle mani di un Dio.

Mentre il primo volume presenta storie abbastanza avventurose tra il comico e il tragico, il secondo volume presenta tutte storie commoventi e nostalgiche mentre il terzo è decisamente incentrato sul mistero: delitti, segreti, soprannaturale, laddove nel precedente si vedeva "il sacrificio".

Non so dire se queste storie siano state raccolte in ordine cronologico o per tematiche di proposito ma, di fatto, è una strana coincidenza che il primo volume sia tanto scoppiettante e avventuroso e il secondo tanto commovente e il terzo così misterioso. In questo terzo volume c'è anche la seconda - ma non ultima - apparizione di Black Jack.

Nel quarto volume c'è quasi un ritorno al primo volume se non fosse per le ultime storie che rallentano, si intristiscono, diventano immediatamente drammatiche, poi tragiche, fino all'inevitabile e sorprendente finale.

Midnight, pertanto, presenta un andamento che ricorda da vicino una sinfonia - in quattro volumi i quattro movimenti: inizia con un allegro, poi arriva l'adagio e quindi l'allegro non troppo (la sonata) e alla fine invece di concludersi con un rondò ci si ritrova davanti al caso eccezionale de La Patetica di Tchaikovsky e quindi a un altro adagio.
Il quarto presenta dunque un progressivo adagio patetico con tanto di coda finale: storie ai limiti del ricordo, della redenzione, del soprannaturale, dove l'auto di Midnight, finora protagonista solo di alcune bravate - che ce l'avevano già ritratta come dotata di vita propria - ci rivela un suo terribile segreto.

Anche nei momenti più drammatici la comparsa di hyoutan-tsugi fa da contrappunto comico alla gravità della situazione ma non riesce a far scendere la tensione fino alla inaspettata risoluzione finale: l'ultimo grande intervento di Black Jack, il suo capolavoro forse! Come ho già accennato questa è anche l'ultimissima apparizione di Black Jack, in assoluto, almeno disegnato da Tezuka (a dire il vero fa due comparse nel volume, ma la prima è un cameo comico).
Il finale spiazza, decisamente, ma pare anche essere la soluzione più logica... oserei dire purtroppo. Come nell'Adagio dell'eccezionale Patetica (unica sinfonia al mondo a finire con un adagio), il tono deve essere grave e alla nuova speranza posta come ultima nota positiva dell'opera segue una piccola nota di rimpianto e nostalgia a lasciarci un gusto un po' dolceamaro in bocca, un retrogusto.

Lo stile di disegno è quello dei grandi gekiga, essendo una delle ultime serie alle quali ha lavorato il maestro è quindi all'apice dello splendore per espressività, qualità del dettaglio, e con personaggi realistici incorniciati da sfondi sempre dettagliatissimi.

Un piccolo suggerimento: da non leggere sul treno (trovarsi in lacrime in pubblico potrebbe essere inconveniente), soprattutto il secondo volume che è quanto di più bello a livello di storie brevi io abbia mai letto in mano a Tezuka: idee originali, finali imprevedibili (ti fa credere una cosa ma poi se ne esce con tutt'altra idea! Perché non ti regala mai l'happy ending gratuito ma un bel "devi continuare a lavorarci su") e per ritmi narrativi.
La storia del fabbricante di fuochi di artificio, per esempio, mi ha tenuta col cuore in gola fino alla fine e ovviamente la sagacia del maestro mostra il fuoco d'artificio tanto atteso nel finale SOLO svoltando la pagina.... che attimi di tensione! L'attesa crescente prima di poter voltare pagina, trovarsi a leggere gli eventi della precedente cercando di immaginare cosa ti aspetta nella successiva... c'è da morire d'ansia! L'aspettativa, tuttavia, non viene delusa, del resto non avevo nemmeno messo in conto la possibilità di una delusione! 

La notte regala sempre qualche sorpresa... una di queste è Midnight.
Tutte le immagini sono di proprietà di Tezuka Production © Tezuka Production