Mitsume ga toru

A cura di Deda

Titolo originale: Mitsume ga toru

Edizione italiana: inedito.


Edizione francese: L'enfant aux trois yeux, Asuka, 8 volumi - completa; 7.95 euro; 351 pp.
Edizione originale: 1974, Kodansha, 6 volumi.




Versione bunko in 8 volumi pubblicata da Asuka in Francia, in un'edizione quasi identica all'originale "The best of", che raccoglie l'opera omnia di Tezuka in Giappone.

Un po' come per Nanairo inko, il primo volume ha storie brevi introduttive... Sebbene qui e lì negli episodi autoconclusivi ci siano indizi che verranno poi sviluppati in seguito.

Il protagonista di questa serie è Sharaku, proprio lui, l'amichetto del cuore di Pinoko (nell'anime di Black Jack) e ci viene spiegato perché porta sempre i cerotti sulla fronte.

In realtà Sharaku è un tre occhi, unico sopravvissuto di un'antica civiltà di tre occhi dei quali scopriremo molto nel secondo volume. Quando porta il cerotto sul terzo occhio si comporta come un bambino delle elementari, o dell'asilo, sebbene sia già al secondo anno di liceo ma in realtà senza cerotto ha un quoziente intellettivo superiore alla media e dei poteri telecinetici davvero fortissimi. Purtroppo il tre occhi è anche piuttosto cattivo e votato alla distruzione del genere umano, per istinto, sulle prime, per volontà degli antenati in seguito.
Il tre occhi lavora in un ristorante di ramen, gestito da Shunsaku Ban (Higeoyaji) ed è figlio adottivo di uno scienziato che cerca di farlo rientrare e adattare nella società umana. E' sempre seguito dalla fedelissima, anche se non sempre, Wato: questa strana ragazza che sopporta Sharaku solo per amore del tre occhi... anche se spesso litigano perché lui è crudele, ma a volte le pare anche un principe triste; insomma Wato è combattuta tra l'odio e l'amore per il tre occhi ed è anche l'unica che riesca a rimuovere e rimettergli il cerotto sull'occhio anche perché il tre occhi non fa avvicinare nessuno molto volentieri.

Per sua stessa ammissione, peraltro, Wato sarebbe l'unica persona che risparmierebbe e anche l'unica che ama. Mitsume è con Black Jack l'opera tra le più lunghe e continue, alla cui serializzazione lavorava Tezuka dal 1974 al 1978... Dal secondo volume in poi entra nel cuore delle varie piccole saghe fino alla saga finale ambientata in centro America che accompagnerà la storia al suo termine.
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