Shinsengumi

A cura di Deda

Titolo originale: Shinsengumi

Edizione italiana: inedito.

Edizione francese: Akata Delcourt, Vol 13 di Histoires pour tous; 7,95 euro; 222 pp.

Edizione originale:1966, Kodama Press, 1 volume.




Histoires pour tous (Storie per tutti) è l'edizione francese corrispondente alla raccolta antologica in venti volumi "Tezuka Osamu The Best". Questo tredicesimo volume presenta un'unica storia.
Era da tanto che volevo leggere questo fumetto, era stato annunciato in Spagnolo ma poi la pubblicazione era stata cancellata e infine è capitato tra i volumi di Histoires pour tous, con mia somma gioia... Non nego la mia passione viscerale per le storie sugli Shinsengumi!
Questo manga è uno dei più "vecchi" di Tezuka, data 1963. La prefazione dice chiaramente che, pur partendo da premesse storiche vere, il fumetto è frutto interamente di fantasia. Tezuka si scusa per le molte imprecisioni storiche a livello di dettagli (costumi, utensili, interni) e si concentra su quello che gli sta davvero a cuore: un romanzo di cappa e spada, avventuroso, pieno di intrighi e di duelli.

Non so se a qualcuno di voi sia capitato di leggere Kaze Hikaru (cito questo ma ce ne sarebbero altri due o tre simili): è anche questo un manga basato sulle gesta dei lupi di Mibu, ovvero gli Shinsengumi, fedeli allo shogunato, figure controverse nella storia del periodo della riforma giapponese (fondamentalmente pativano la fame, erano riottosi, alcuni di loro alcoolizzati, causavano più guai che altro e hanno anche perso "la guerra"... Tuttavia ancora oggi c'è una grande considerazione per questo gruppo di samurai perché alcuni dei loro capi davvero seguivano il bushido fin in fondo).
Questo Shinsengumi è una storia di vendetta. Al protagonista viene ucciso il padre e lui vive per vendicarlo (toh è anche quello che succede in Kaze Hikaru)... e finisce col fare il test d'ingresso al gruppo, sebbene non sia un granché con la spada (mhh succede anche questo in Kaze Hikaru). La vita e la gerarchia all'interno del gruppo vengono subito stabilite e spiegate ma la storia si sposta altrove perché è pur sempre una storia di vendetta. Tuttavia è l'appartenenza al gruppo a trascinare il nostro protagonista in intrighi più grandi di lui e a farlo diventare, a sua volta, oggetto di una vendetta. Anche qui come in Kaze Hikaru, Serizawa Kamo è rappresentato come iracondo, alcolizzato e causa di guai (vengono riportati i famosi incidenti col lottatore di sumo, al ristorante e al negozio di seta) e ciò che viene romanzato è il suo finale.

Nonostante tutto, vista la presenza di personaggi storici e di eventi accaduti, il romanzo e la storia si intrecciano piuttosto bene. La cosa carina di questo manga sono proprio i duelli, dinamici, con inquadrature cinematografiche e veramente drammatiche ma i disegni sono quelli tondi e graziosi del primo Tezuka e il sangue non scorre a fiumi: questo è un manga per ragazzi!

Nonostante le scuse iniziali che dicono: "se volete il realismo storico andate a cercarlo altrove perché il mio fumetto è un romanzo di cappa e spada", credo che il modo di fare avvicinare i giovani alla storia, non falsando in maniera totale o assoluta eventi realmente accaduti, sia un sistema davvero intelligente: io vi racconto l'avventura e voi tollerate il fatto storico e ve lo ciucciate. Comunque io l'ho trovato graziosissimo e a quanto pare non sono stata la sola perché Moto Hagio ha recentemente ammesso in TV, in uno speciale dedicato al maestro Tezuka, di aver iniziato a pensare seriamente al manga ispirata proprio da Shinsengumi... Non è solo un'accozzaglia di scene dinamiche e giovani leoni, contiene figure affascinanti come quella del mentore/nemico che denuncia la via della spada: love is the answer!
Lo capisce dopo tanti errori anche il protagonista e, suo malgrado, con il suo cuore femminile, lo capisce anche la persona speciale che entra a far parte attiva del racconto verso la sua metà. Più di Kyujuro potè Daisaku, personaggio che io ho adorato, leggetelo e capirete cosa intendo!

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