Vampire

 A cura di Deda

Titolo originale: Vampire

Edizione italiana: inedito. 

Edizione francese: Vampires, Asuka, 2005, 3 volumi - incompleta; 7.95 euro; 304 pp.

Edizione originale: 1966, Akita Shoten, 4 volumi - interrotto




Tutto partì da un messaggio di Anneyuu che diceva: "Toppei è un vampiro che però si oppone alla rivoluzione che i vampiri hanno deciso di fare contro gli uomini oppressori e... Si fa aiutare dal presidente di uno studio d'animazione: Tezuka.
Rileggo...
ahahahahahahahah, ma che cos'è? C'è Tezuka nel manga?
Bene, mi bastano queste tre righe per cedere. Lo prendo."

Anche io cedo alla tentazione e compero il cofanetto francese contenente i 3 volumi di Vampires.
A una prima lettura mi accorgo che l'opera è divisa in due: una prima saga completa contenuta nei primi due volumi e una seconda saga, ripresa anni dopo, e mai conclusa (ahimè, si ferma proprio sul più bello, c'è da dirlo), contenuta nel terzo e ultimo volume presente nel cofanetto.
Quest'opera presenta ben 3 particolarità: la prima è che la storia è ampiamente ispirata da Macbeth (di Shakespeare), la seconda è che Rock, per la prima volta in assoluto, fa la sua comparsa come cattivo (non dimentichiamoci che Rock era il prototipo di Ken'ichi), la terza è che uno dei personaggi principali della storia è proprio Osamu Tezuka.

Infatti, come già precedentemente accennato dal buffissimo messaggio di anneyuu, il protagonista è Toppei, membro del clan di vampiri (che in questo caso non sono i classici Dracula, succhiasangue, tipici di tanta letteratura, ma degli esseri in grado di mutare forma - da quella umana a quella animale, ogni tipo di animale - una volta in contatto con una condizione particolare: la vista della luna, la presenza di un odore, etc etc). Toppei decide di abbandonare la sua famiglia e recarsi in città per trovare lavoro nel mondo dei suoi sogni: quello dell'animazione.
Si presenta pertanto a casa di Osamu Tezuka che lo accoglie gentilmente e lo prende come assistente.

Sia Toppei che Tezuka si ritrovano poi coinvolti nelle trame del perfido Rock, che rappresenta qui il perfetto archetipo e prototipo di Michio Yuki (di MW). Rock si traveste da uomo e da donna, uccide donne e bambini senza farsi scrupoli, manipola, usa il prossimo e trova il modo di sfruttare i poteri di Toppei a suo vantaggio.

Le situazioni comiche e quelle drammatiche si susseguono senza esclusione di colpi e la citazione di Macbeth torna come un ritornello continuo.
Ma laddove la prima saga vede Toppei, Rock e Tezuka e i vampiri coinvolti in una lotta senza quartiere, la seconda saga trova i protagonisti sparsi per il mondo e una nuova strana specie di vampiri che Rock vuole utilizzare a suo vantaggio... La seconda saga era una meravigliaaaaa! Con una struttura più solida e concentrata... E se il primo era una citazione continua dal Macbeth questa seconda saga invece aveva vita a sé legata solo ai racconti tradizionali giapponesi... E purtroppo è interrotta e su un cliffhanger micidiale anche...

Nonostante ciò, Vampires resta un'opera imperdibile. Da grande fan di Rock devo ammettere che vederlo sorgere dalla spuma delle onde come una Venere del male e risplendere in tutta la sua cattiveria è bastato a farmi comprendere perché io adori tanto il personaggio di Michio Yuki di Mw (sono padre e figlio, idealmente!).

Il cofanetto francese, poi, è incredibilmente macabro, spaccia quasi il manga per quello che non è... Lo fa sembrare gotico. Fortunatamente, senza fermarsi alle apparenze, il contenuto non può che risplendere di luce propria e, in tal senso, aveva proprio ragione quel detto americano che diceva "non giudicate un libro dalla sua copertina!".
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