Yoake Shiro

 A cura di Deda
Titolo originale: Yoake Shiro

Edizione italiana: inedito.

Edizione francese: Le château de l'aurore, Cornelius, 2008 - completa, volume unico, 14 euro, 250 pp.

Edizione originale: 1959, Gakken, 1 volume.




Il Castello dell'Alba, opera in volume unico del 1959. Osamu Tezuka replica i temi della tragedia classica ambientandoli nel periodo feudale nipponico, più esattamente alla fine del XVI secolo, poco prima che il Giappone conosca con l'epoca Edo un periodo di unificazione nazionale e di relativa tranquillità.

Un Signore feudale, Matsunoki, riceve l'ordine dallo Shogun di costruire un castello maestoso e invincibile, di stile occidentale (è un'epoca precedente la chiusura delle frontiere) e simbolo della nuova era, come suggerisce il nome. Midori-maru, il figlio ed erede del signore in questione, un po' scapestrato e in perenne litigio con la bella Yayoi, entra progressivamente in conflitto col padre. Quando vengono scacciati gli abitanti e demoliti gli edifici del luogo in cui sorgerà il castello, in particolare una scuola condotta dalla giovane maestra O-tae, Midori-maru sceglie di andarsene con loro. I lavori inziano fra difficoltà e intrighi, sabotaggi dei clan rivali, peripezie di numerosi personaggi finchè il castello, ormai completato, non incontrerà il suo effimero destino.

E' un Tezuka di un periodo ormai distante dagli esordi, quindi già maturo sia nei temi che nella forma, la sua natura di fumetto per ragazzi non nasconde certo l'intenzione dell'autore di usare tematiche drammatiche con finalità morali; ed è presente una descrizione umana che si avvicina a ciò che troveremo nelle opere degli anni seguenti, ad esempio episodi de La Fenice di simile ambientazione.

Tezuka è un grande amante della storia e si vede, qui addirittura si cimenta con uno dei periodi più travagliati della storia giapponese e, indubbiamente, vedere i ninja di Iga in azione fa sempre un certo effetto. Questo piccolo gioiello è un manga davvero avventuroso e delizioso al contempo: il protagonista misogino, che poi si scopre non essere misogino ma semplicemente annoiato dai vizi e dai capricci della corte, si trova a essere più felice da povero che non quando faceva il figlio del signore. Un vero anticonformista dei suoi tempi! Il personaggio dell'antagonista femminile, capricciosa ma determinata, è sempre una gioia per gli occhi, movimenta la storia non poco, si innamora dell'uomo sbagliato - com'è giusto che sia - e si redime anche! Ovviamente la adori soprattutto per il suo fiocco quadrato.
Come sempre Tezuka riesce a creare "antagonisti" affascinanti e quasi più umani degli stessi protagonisti... Vivono e soffrono nel dubbio di capire se ciò che fanno è davvero giusto, seguono un senso dell'onore tutto loro, amano quando non dovrebbero e, in alcuni casi, si redimono. L'eroe integro, invece, è votato al sacrificio perché sin dall'inizio cammina su una linea retta: la linea delle sue convinzioni! Per essere sempre coerenti, a volte, ci si rimette tanto, anche la propria vita.
I disegni sono semplici e adorabili, eppure i temi trattati sono tutt'altro che adorabili o infantili. C'è una certa innocente crudeltà negli eventi che travolgono i protagonisti.

Pubblicato in Francia dall'editore Cornélius in un bellissimo volume 15x21 di gran qualità (onomatopee non adattate per scelta, opera di restauro del materiale originale, interessante articolo finale di commento storico; carta bianca e di grammatura pesante - si potrebbe quasi usare per fare le copertine...). 
Tutte le immagini sono di proprietà di Tezuka Production © Tezuka Production