Curiosità - Osamushi secondo Moto Hagio

A cura di DEDA&EMY

Il 2009 è stato decisamente un anno ricco di incontri e iniziative particolari per i fan di manga e anime in Italia.
In particolare il mese di ottobre ha visto Moto Hagio protagonista di una serie di incontri - una vera e propria tournée - tenutisi in ben 3 città italiane: Napoli, Bologna e Roma.
In tutti e tre gli incontri la sensei si è dimostrata molto gentile, disponibile e aperta alle domande.

Non starò qui a spiegare chi è Moto Hagio (suppongo che la lettura di questo articolo sia mossa dalla conoscenza di quest'autrice che tanto ha fatto per lo shoujo manga) ma in caso la vostra sete di conoscenza vi porti a chiedervi di più su questa meravigliosa autrice, vi rimando volentieri allo Shoujo Manga Outline - che ha più autorità nel campo! 

Per un reportage più completo sui tre eventi vi rimando alla sezione Reportage, navigando sotto Intro, dello Shoujo Manga Outilne stesso... questo, perdonatemi il fazionismo, è il resoconto dell'incontro tra Moto Hagio e Osamu Tezuka e del suo "secondo me".

Dirò brevemente che la sensei si è presa la briga di illustrare ai presenti, pagina per pagina, vignetta per vignetta, due dei suoi più famosi yomikiri (o one-shot, cioè racconti brevi): Hanshin e Salice. Il che non solo rende i due racconti più apprezzabili, conoscendone le genesi e i concetti di base, ma anche più chiari e liberi da interpretazioni fuorvianti.

Successivamente la sensei Hagio ha ritenuto opportuno fare una carrellata sullo shoujo manga, come nasce, come si evolve, dov'è giunto e cosa, secondo lei, è cambiato nella società tanto da riflettersi anche nelle storie narrate dai suoi colleghi (con particolare menzione a Ooku di Yoshinaga Fumi) mostrando anche immagini dei titoli più famosi e/o importanti.

All'inizio di questa carrellata, introducendo il fatto che ci fossero già storie e riviste dedicate alle ragazze prima di Zaffiro, si è soffermata a lungo sulla qualità delle storie che descrivevano una certa quotidianità espressa prevalentemente attraverso fumetti tipo yonkoma (a 4 vignette, come le strip americane, solo in formato verticale). Quando ha avuto occasione di parlare della rivoluzione apportata da un fumetto come La Principessa Zaffiro la sensei ha specificato come non fosse IL primo shoujo manga ma piuttosto quello che aveva imposto una sorta di inversione di ruoli: una donna che si veste da uomo per poter vivere da uomo e salvare il proprio regno ma che nel cuore conserva la propria femminilità. Ammetto di essere una mollacciona e di essermi commossa al pensiero: con quanta passione ne parla!

Per il resto della presentazione sono stati citati titoli noti ma anche titoli piuttosto sconosciuti e che mi piacerebbe, in qualche modo, recuperare. Alla fine di questa gradevole lezione sul manga è stato possibile fare domande alla signora Hagio che si è mostrata sorpresa, ammirata, per certi versi imbarazzata dall'amore dei fan (che hanno sentito necessarrio, innanzitutto, ringraziarla per il grande significato che il suo lavoro rappresenta nel panorama dello shoujo manga) e ha graziosamente risposto anche a una domanda della sottoscritta.

Ebbene sì, grazie a un_mei, un nostro prezioso collaboratore, e anche a Enju (altra preziosa collaboratrice) avevo scoperto che la folgorazione per i manga era avvenuta grazie a un titolo di Tezuka: Shinsengumi.
Mi avevano raccontato di uno speciale trasmesso in TV in Giappone dove Moto Hagio raccontava di come le fosse piaciuto questo manga e vi avevo accennato al fatto anche nella recensione di questo stesso manga. Entrambi mi avevano detto che si era espressa con grande passione! Ah, quale occasione migliore per raccogliere l'opinione di Moto Hagio su Osamu Tezuka?

Ecco che armata di microfono e faccia tosta, che non mi manca mai, le ho posto la fatidica domanda: Cosa leggeva da bambina, sognava di diventare una mangaka già da allora?

E qui ringrazio Emy per avermi aiutata coi suoi appunti, visto che io ero rimasta abbacinata come la rana davanti al serpente ad ascoltarla, per cui integro i suoi ai miei: come tutti i bambini leggevo fumetti e mi divertivo a disegnarne i personaggi, ma non sognavo di diventare una mangaka. La decisione l'ho presa in seconda superiore, dopo aver letto "Shinsengumi" di Tezuka Osamu. Qui la sensei racconta in breve la storia del manga e la nascita degli Shinsengumi per poi proseguire spiegando come, in questo manga, il Giappone sia descritto come un Paese che, dopo una chiusura di secoli verso l'Occidente, decida di aprirsi a esso con conseguenze disastrose! Inizia quindi un periodo di turbolenze in cui persone amiche diventano nemiche, dando luogo a dei tradimenti. Dopo aver letto "Shinsengumi" per tutta la settimana successiva non pensai ad altro, ero stata shockata da quella storia. E ho pensato: anch'io voglio shockare un lettore in questo modo con una storia altrettanto intensa!

E pensare che, oggi come oggi, sarebbe considerato sempliciotto e datato! Eppure piazzato in una contestualizzazione storica deve essere stato qualcoda di davvero travolgente, all'epoca in cui fu pubblicato!
Grazie, Osamushi, per aver ispirato Moto Hagio!

Alla fine dell'incontro e, dopo una breve pausa, è stato possibile accedere a una sessione di autografi e la serata si è conclusa con grande soddisfazione di tutti.
Tutte le immagini sono di proprietà di Tezuka Production © Tezuka Production